Il progetto Res Novae del DIMEG e la sezione di Cosenza dell’INBAR, promuovono un convegno su Beni Comuni e Felicità Pubblica nell’ambito di una serie di iniziative volte ad attrarre gli attori locali e metterli in rete, per valorizzare e relazionare quello che già il contesto ed il territorio offrono. Lo sfondo culturale dell’iniziativa parte dal nesso, antico e profondo, tra tradizione civile italiana e pubblica felicità, tema messo in luce dalla SEC, scuola di economia civile degli economisti Bruni, Zamagni e Becchetti, che ci fa riflettere sulla nostra vocazione come Paese. Con Antonio Genovesi a Napoli, e con gli economisti del Granducato di Toscana, l’Italia inizia nel Settecento la riflessione sull’economia e sul progresso, riallacciandosi all’umanesimo civile del primo 400 in Toscana e ancora prima alla tradizione latina e mettendo al centro della nuova società moderna proprio la felicità, affiancandole però immediatamente l’aggettivo «pubblica».
Questa felicità pubblica, allora, che si pone al cuore del patto politico, riguarda la fioritura delle persone e dei popoli e il loro ben-vivere, ma ci ricorda che esiste un nesso imprescindibile fra vita buona e rapporti sociali e partecipazione, perché la felicità nella sua essenza più profonda è un bene relazionale.
Interrogarsi sulla pubblica felicità significa allora porre al centro del dibattito il tema della relazione, dello sviluppo locale, della qualità della vita, delle città e del contesto territoriale.
I relatori affronteranno il tema proposto secondo un approccio multiscalare, calandolo nelle discipline che si occupano di ambiente città e territorio, riscoprendo le virtù civiche alla base di una vera rigenerazione urbana e territoriale e un mestiere volto ad innescare, anche attraverso piccoli interventi, processi che riattivino quella cultura del limite che civiltà millenarie ci hanno lasciato.